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.Fuggi, te dico: ancor ti stai?fugi, misero.lucr.E che ho fatto io, che meriti la forca?fulc.Hai rubato Crisobolo el tuo vicino.lucr.Non è così.fulc.E egli t ha ritrovato in casa con testimoni il furto.Et ancora t indugi? Fuggi presto, fuggi: che fai?lucr.Se vorrà intendere il Bassà le ragion mie.fulc.Non perder tempo in ciancie, pover omo; fug-gi col diavol, fuggi; che non è venti braccia lungi elbargello, che ha commissione di subito impiccarte, emena il boia seco.Fuggi, diléguati presto.lucr.Ah Fulcio, mi ti raccomando: io t ho amato sem-pre, poi ch io ho avuta tua connoscenzia, e studiato difarti, ove ho possuto, piacere.fulc.E per questo son venuto ad avisarte.lucr.Io te ringrazio.fulc.Che se l mio patron lo sapesse, mi farebbe im-piccar teco; ma fuggi e non gracchiar più.lucr.Ahimè, la casa e la roba mia!fulc.Che casa? che roba? fuggi col malanno.lucr.E dove debb io fuggire?fulc.Che so io? Ho fatto il mio debito un tratto: se seiimpiccato, tuo danno; già non voglio esserti impicca-to appresso.lucr.Ah Fulcio! ah Fulcio!fulc.Non mi nomare, che sia squartato! che non teoda alcuno, che non rapporti al mio signore ch iot abbi avisato.lucr.Non mi lassar, di grazia; mi ti raccomando.fulc.Alle forche ti raccomando.Non vorrei, per quan-to vale el mondo, che al Bassà fusse detto che iot avessi parlato.51Letteratura italiana EinaudiLudovico Ariosto - La Cassarialucr.Ah, per Dio! odi una parola.fulc.Non è tempo ch io aspetti, che mi pare non soche sentire, e son certo ch è il bargello.lucr.Io verrò teco.fulc.Non venir; fuggi altrove.lucr.Sì, verrò pure.52Letteratura italiana EinaudiLudovico Ariosto - La CassariaATTO QUINTOscena primaFulcio, Erofilo, Furbafulc.E con queste, e con altre parole e gesti, che misono benissimo successi, posi tanta paura a quelsciocco, che per tutta la città me l ho fatto correr die-tro: d ogni poco suono ch udiva, più che foglia trema-va, che sempre el bargello e la sbirraria li pareva averealle spalle.erof.Maravìgliomi come, sapendosi di tale imputazio-ne, come è pur la verità, innocente, non ha avuto ani-mo da presentarse.fulc.Come animo da presentarse? S io gli ho persuasoche l bargello aveva strettissima commissione, senzaessamina, senza inquisizione, d impiccarlo sùbito chelo trovasse?erof.Io non so come t abbia creduto sì facilmente.fulc.Non te ne paia strano, che ad altri suoi pari altrevolte ha fatto di simili scherzi il mio patrone; così gli èstato sempre el nome di ruffiano odioso! E questo, equanto egli sia di còlera subito, sa Lucrano pur trop-po, che ben l ha connosciuto altrove ancora.erof.Pur, sentendosi innocente.fulc.Che più? Ancor di questo sia innocente, di quan-ti altri malefizi te credi che l sia consapevole, el mi-nor de quali merita mille forche? È il diavolo andarein prigione, e farsi porre alla tortura, connoscendosiribaldo.E se ben d una falsa calunnia si purgasse, an-deria a periculo di scoprire altri veri delitti, che con-dennar lo farieno a morte agevolmente.erof.Come s assicurò di condursi alla camera di Cari-doro?53Letteratura italiana EinaudiLudovico Ariosto - La Cassariafulc.Io gli diedi intendere che l Bassà, disposto d im-piccarlo in ogni modo, avea commesso che, quandonon si potesse la notte avere, non se lassassi partir le-gno de la isola, prima che con diligentissima inquisi-zione e bando non se cercassi per ogni casa fin che ri-trovato fusse; e con queste e con altre infinite mieciancie a tal disperazion lo trassi, che non so tòrretanto alta, donde non si fusse precipitato, per poter-sene de qui fuggire; poi, fingendomi pur desiderosodi salvarlo, lo confortai che si riducesse a Caridoro,che sapea io che gli era amico, e che se da lui non aveaaiuto o consiglio, non si sperasse averlo da altri.erof.E così ve lo conducesti?fulc.Io seppi tanto cicalare che ve lo trassi finalmente.Or vorrei qui che veduto l avessi, pallido, lacrimoso etremebundo, dimandare, pregare, suplicare Caridoro,che avesse di sè pietate, abracciarli le ginocchia, ba-ciarli i piedi, proferirli, non che la giovane, ma quantoavea al mondo.erof.Ah, ah, ah, ah, ah!fulc.Vorrei che Caridoro da l altra parte veduto avessisimulare di lui pietoso, ma timido di incorrere in lainimicizia di suo patre, e pregarlo che se gli levassi dicasa, e non volesse essere cagione di volerlo metterein disgrazia di quell omo, che più di tutti li altri riveri-re et observar dovea.erof.Ah, ah, ah, ah!fulc.Vorria che me veduto avessi in mezo, raccoman-dare quel misero, e proporre a Caridoro che modiavea a tenere per aiutarlo.erof.Ah, ah, ah! saria stato impossibile che io avessipossuto ritenere le risa.fulc.Alfin io diedi per consiglio a Lucrano, che facessiCorisca venire, che con la presenza d essa so che mo-veria el giovane meglio ad aiutarlo.Accettò il partito,e scrisse questa polizza e dièmi per segno questo anel-54Letteratura italiana EinaudiLudovico Ariosto - La Cassarialo; e così vo a tòrre la femina, alla cui giunta son certoche s ha da concordare il tutto.erof.T aspetta, dunque, il ruffiano alla stanza di Cari-doro?fulc.Va , ch io ti tacevo il meglio.Noi l avemo, perchénon sia da quelli di casa e quelli che vanno e vengonoveduto, fatto appiattare sotto il letto, dove si sta conla maggior paura del mondo, e non osa, per non essersentito, respirare.erof.Che Caridoro abbi del suo amore così piacevolesuccesso, radoppia l allegrezza ch io sento d aver lamia Eulalia ritrovata; la qual mi è stata più ioconda aritrovare, dopo tanti disturbi e timori avuti che perme non fussi totalmente perduta, che se, quando pri-ma io l attendeva, me l avessi condotta il mercatantenostro; però che in quella aspettazione avevo unagran parte già finita e quasi consunta del mio gaudio.fulc.Così accade, che una bona cosa più deletta,quando viene più insperata.erof.E così uno improviso male vie più che l aspettatomolesta [ Pobierz caÅ‚ość w formacie PDF ]
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.Fuggi, te dico: ancor ti stai?fugi, misero.lucr.E che ho fatto io, che meriti la forca?fulc.Hai rubato Crisobolo el tuo vicino.lucr.Non è così.fulc.E egli t ha ritrovato in casa con testimoni il furto.Et ancora t indugi? Fuggi presto, fuggi: che fai?lucr.Se vorrà intendere il Bassà le ragion mie.fulc.Non perder tempo in ciancie, pover omo; fug-gi col diavol, fuggi; che non è venti braccia lungi elbargello, che ha commissione di subito impiccarte, emena il boia seco.Fuggi, diléguati presto.lucr.Ah Fulcio, mi ti raccomando: io t ho amato sem-pre, poi ch io ho avuta tua connoscenzia, e studiato difarti, ove ho possuto, piacere.fulc.E per questo son venuto ad avisarte.lucr.Io te ringrazio.fulc.Che se l mio patron lo sapesse, mi farebbe im-piccar teco; ma fuggi e non gracchiar più.lucr.Ahimè, la casa e la roba mia!fulc.Che casa? che roba? fuggi col malanno.lucr.E dove debb io fuggire?fulc.Che so io? Ho fatto il mio debito un tratto: se seiimpiccato, tuo danno; già non voglio esserti impicca-to appresso.lucr.Ah Fulcio! ah Fulcio!fulc.Non mi nomare, che sia squartato! che non teoda alcuno, che non rapporti al mio signore ch iot abbi avisato.lucr.Non mi lassar, di grazia; mi ti raccomando.fulc.Alle forche ti raccomando.Non vorrei, per quan-to vale el mondo, che al Bassà fusse detto che iot avessi parlato.51Letteratura italiana EinaudiLudovico Ariosto - La Cassarialucr.Ah, per Dio! odi una parola.fulc.Non è tempo ch io aspetti, che mi pare non soche sentire, e son certo ch è il bargello.lucr.Io verrò teco.fulc.Non venir; fuggi altrove.lucr.Sì, verrò pure.52Letteratura italiana EinaudiLudovico Ariosto - La CassariaATTO QUINTOscena primaFulcio, Erofilo, Furbafulc.E con queste, e con altre parole e gesti, che misono benissimo successi, posi tanta paura a quelsciocco, che per tutta la città me l ho fatto correr die-tro: d ogni poco suono ch udiva, più che foglia trema-va, che sempre el bargello e la sbirraria li pareva averealle spalle.erof.Maravìgliomi come, sapendosi di tale imputazio-ne, come è pur la verità, innocente, non ha avuto ani-mo da presentarse.fulc.Come animo da presentarse? S io gli ho persuasoche l bargello aveva strettissima commissione, senzaessamina, senza inquisizione, d impiccarlo sùbito chelo trovasse?erof.Io non so come t abbia creduto sì facilmente.fulc.Non te ne paia strano, che ad altri suoi pari altrevolte ha fatto di simili scherzi il mio patrone; così gli èstato sempre el nome di ruffiano odioso! E questo, equanto egli sia di còlera subito, sa Lucrano pur trop-po, che ben l ha connosciuto altrove ancora.erof.Pur, sentendosi innocente.fulc.Che più? Ancor di questo sia innocente, di quan-ti altri malefizi te credi che l sia consapevole, el mi-nor de quali merita mille forche? È il diavolo andarein prigione, e farsi porre alla tortura, connoscendosiribaldo.E se ben d una falsa calunnia si purgasse, an-deria a periculo di scoprire altri veri delitti, che con-dennar lo farieno a morte agevolmente.erof.Come s assicurò di condursi alla camera di Cari-doro?53Letteratura italiana EinaudiLudovico Ariosto - La Cassariafulc.Io gli diedi intendere che l Bassà, disposto d im-piccarlo in ogni modo, avea commesso che, quandonon si potesse la notte avere, non se lassassi partir le-gno de la isola, prima che con diligentissima inquisi-zione e bando non se cercassi per ogni casa fin che ri-trovato fusse; e con queste e con altre infinite mieciancie a tal disperazion lo trassi, che non so tòrretanto alta, donde non si fusse precipitato, per poter-sene de qui fuggire; poi, fingendomi pur desiderosodi salvarlo, lo confortai che si riducesse a Caridoro,che sapea io che gli era amico, e che se da lui non aveaaiuto o consiglio, non si sperasse averlo da altri.erof.E così ve lo conducesti?fulc.Io seppi tanto cicalare che ve lo trassi finalmente.Or vorrei qui che veduto l avessi, pallido, lacrimoso etremebundo, dimandare, pregare, suplicare Caridoro,che avesse di sè pietate, abracciarli le ginocchia, ba-ciarli i piedi, proferirli, non che la giovane, ma quantoavea al mondo.erof.Ah, ah, ah, ah, ah!fulc.Vorrei che Caridoro da l altra parte veduto avessisimulare di lui pietoso, ma timido di incorrere in lainimicizia di suo patre, e pregarlo che se gli levassi dicasa, e non volesse essere cagione di volerlo metterein disgrazia di quell omo, che più di tutti li altri riveri-re et observar dovea.erof.Ah, ah, ah, ah!fulc.Vorria che me veduto avessi in mezo, raccoman-dare quel misero, e proporre a Caridoro che modiavea a tenere per aiutarlo.erof.Ah, ah, ah! saria stato impossibile che io avessipossuto ritenere le risa.fulc.Alfin io diedi per consiglio a Lucrano, che facessiCorisca venire, che con la presenza d essa so che mo-veria el giovane meglio ad aiutarlo.Accettò il partito,e scrisse questa polizza e dièmi per segno questo anel-54Letteratura italiana EinaudiLudovico Ariosto - La Cassarialo; e così vo a tòrre la femina, alla cui giunta son certoche s ha da concordare il tutto.erof.T aspetta, dunque, il ruffiano alla stanza di Cari-doro?fulc.Va , ch io ti tacevo il meglio.Noi l avemo, perchénon sia da quelli di casa e quelli che vanno e vengonoveduto, fatto appiattare sotto il letto, dove si sta conla maggior paura del mondo, e non osa, per non essersentito, respirare.erof.Che Caridoro abbi del suo amore così piacevolesuccesso, radoppia l allegrezza ch io sento d aver lamia Eulalia ritrovata; la qual mi è stata più ioconda aritrovare, dopo tanti disturbi e timori avuti che perme non fussi totalmente perduta, che se, quando pri-ma io l attendeva, me l avessi condotta il mercatantenostro; però che in quella aspettazione avevo unagran parte già finita e quasi consunta del mio gaudio.fulc.Così accade, che una bona cosa più deletta,quando viene più insperata.erof.E così uno improviso male vie più che l aspettatomolesta [ Pobierz caÅ‚ość w formacie PDF ]